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Articolo di Anna Bernardi, Infermiera specializzata in counseling e mediazione corporea e consulente sessuale.
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Per scrivere queste righe ho fatto una breve indagine per vedere se negli ultimi tempi fosse uscita qualche nuova e illuminante ricerca scientifica sugli effetti degli oggetti del piacere, ed in particolare del succhia clitoride, sulla sensibilità della vagina.
Nada. Buio assoluto.
La ricerca scientifica sul piacere femminile rimane ai minimi termini… a differenza delle leggende.
Ed eccoci alla “sindrome della vagina morta” che dovrebbe essere una iposensibilità o una totale assenza di sensibilità della vagina (e della clitoride in particolare), causata dall’uso prolungato e ripetuto di sex toys, primo fra tutti il succhia clitoride.
In consulenza mi è capitato che alcune persone con vagina riportassero questo temporaneo, e ripeto temporaneo, evento con l’uso dei sex toys molto, molto, molto prolungato. Vi ho detto molto?
Qualsiasi parte del corpo se sollecitata con stimoli intensi e ripetuti perde temporaneamente di sensibilità.
Il punto è che ogni parte del corpo ha tempi differenti per “sedarsi”, e che ogni persona ha una sua specifica reazione agli stimoli e un suo modo personale di reagire.
Attendo con ansia ricerche in merito e nel frattempo vi dico che io in consulenza ho scoperto quanto segue:
L’uso del succhia clitoride sfiorava il comportamento compulsivo. Il tempo di uso era di più volte al giorno per periodi prolungati.
La reale conoscenza della sessualità, la fantomatica educazione sessuale, era scarsissima.
Quasi tutte loro avevano con la masturbazione un rapporto complesso, più legato al non saper reagire alla noia, all’ansia, o alla tristezza… e molto meno legato alla ricerca del puro piacere e all’auto-esplorazione erotica.
Non mi stancherò mai di dire che gli oggetti del piacere sono bellissimi, utilissimi, divertenti e spesso esteticamente favolosi, ma che non sono sostituti di uno compagno/compagna che non c’è o non ci soddisfa, e che l’autoerotismo è una pratica meravigliosa e aumenta l’intelligenza sessuale, solo se usata con consapevolezza e non come tappa buco di bisogni fisici, emotivi e relazionali insoddisfatti in altro modo.
Il succhia clitoride concentra molta potenza sul glande della clitoride come nessun altro oggetto, o nessun’altra azione riesce a fare. Questo va detto: lo stimolo sui recettori sensoriali è alto.
Ma se non è l’unico mezzo di stimolazione, se arriviamo ad esso assaporando tutto il rito dell’autoerotismo genitale e se lo prendiamo come un alleato e non un surrogato della sessualità con un altro essere umano, non è per nulla pericoloso.
La nostra vagina non perderà sensibilità se usiamo il succhia clitoride una o due volte alla settimana, magari dopo esserci massaggiate e godute la nostra vulva, dopo avere visitato con curiosità i meandri della nostra vagina con le nostre dita e/o un dildo non vibrante adatto al punto G (che dovremmo iniziare a chiamare area CUV, ma questa è un’altra storia) per poi esplodere nella bellezza del piacere dell’orgasmo genitale con il supporto di questo oggetto delle meraviglie.
Se ti rendi conto che il succhia clitoride, o il sex toy che fino a ieri ti dava piacere e relax, oggi ti dà dipendenza, fastidio e ti toglie piacere… smetti di usarlo. Liberarsi dalle relazioni che ci danno dipendenza, fastidio e ci tolgono piacere è difficile, ma il succhia clitoride è un oggetto e può sempre essere riposto in un cassetto.
Se hai difficoltà consulta un esperto e non affidarti a due righe scritte su una rivista di moda o due stories viste sui social.
E ricordati sempre di usare oggetti di qualità, magari chiedendo qualche consiglio e qualche specifica in più al rivenditore.
I sex toys sono oggetti per adulti ed essere adulti significa saper prendersi cura di sé e del proprio piacere con responsabilità.
"I nostri veri piaceri consistono nel libero uso di noi stessi". (Lucio Anneo Seneca)
Sei alla ricerca del succhia-clitoride giusto per accompagnarti in un viaggio nel piacere? Dai un'occhiata alla nostra selezione!
Buon viaggio nel piacere!
